Come esistono i momenti Federer, esistono i momenti Bolaño. Noi abbiamo scelto il nostro, all’interno di questo documentario RTVE del 2010, e cioè i fotogrammi che ritraggono Roberto ventenne o giù di lì all’interno dell’improbabile gruppo postavanguardista, o se si preferisce prepunk, degli Infrarealistas, una banda di ragazzacci messicani che si divertiva parecchio a leggere in pubblico Octavio Paz per poi dargli dell’idiota, e che in seguito Bolaño ha a sua volta preso per i fondelli nei Detective Selvaggi. Nelle foto dell’epoca l’autore porta giubbini troppo stretti, capelli troppo lunghi e occhiali – al solito – troppo grossi, oltre a partecipare a happening un po’ troppo destrutturati, e proprio per queste ragioni non è resistibile. Ma il film non è una collezione di dettagli stravaganti. Di Bolaño qui parlano molto seriamente Mario Vargas Llosa e Jorge Herralde (il suo primo, grande editore), però anche il proprietario del negozio di wargames frequentato dall’autore ai tempi del Terzo Reich, un lettore comune, che racconta dal basso il curioso fenomeno noto come “bolañomania”, e molti altri. Poi, naturalmente e soprattutto, parla Bolaño, in una lunga intervista televisiva degli anni Novanta.
Trending Articles
More Pages to Explore .....